Welcome to London
“Mamma, quando andiamo a vedere l’ufficio di papà a Londra?”
“Appena possiamo, andiamo.”
Ecco così tutto è iniziato. Abbiamo preso a pretesto il viaggio di lavoro di mio marito e via, non proprio la seconda stella a destra, ma insomma ci siamo andati vicino.
Nella capitale britannica eravamo già stati un paio di anni fa ma le piccole erano davvero piccole e quindi non ricordavano un granché e allora eccoci di nuovo qui.
Come dico sempre, e non stancherò mai di ripetermi, viaggiare con dei bambini è un’esperienza unica: ti fanno vedere cose, che tu magari hai già visto, ma sempre sotto punti di vista molto differenti dai tuoi.
Comunque, bando alla ciance, cominciamo il nostro tour virtuale per una delle città che io amo di più.
Premetto che alcune mete classiche non le abbiamo fatte, perché eravamo già stati la volta prima – Buckingham Palace, Covent Garden, Portobello Road. Ma assicuro che anche così il viaggio è stato super.
Una posto che abbiamo sviscerato ben bene è stato il Tower Bridge – lo abbiamo visitato anche all’interno e abbiamo passeggiato sulla walking glass, da fare. Quel giorno non funzionava l’ascensore e quindi ci siamo fatti a piedi più di 170 scalini, ma ne è valsa la pena. La passeggiata sulla walking glass è spettacolare, così come anche i video in cui viene spiegato come è stato realizzato il ponte e come lavora ancora oggi. Molto interessante anche la sala macchine, attiva sino a non molto tempo fa e sostituita oggi dalla corrente elettrica.
I musei questa volta sono stati un po’ un must: National Gallery, British Museum, Natural History Museum, Victoria and Albert Museum, Sherlock Holmes Museum. Che dire? Tutti da vedere, non fosse altro per le loro location. Sicuramente il più spettacolare da questo punto di vista è il Natural Museum, tanto che molto spesso lo abbiamo visto ripreso in diverse pellicole, ultima in ordine di tempo e molto apprezzata dalla mie figlie è stata Paddington.
La casa di Sherlock Holmes, invece, è la classica abitazione che vorrei per me, magari con qualche comodità moderna in più. Si sviluppa su più piani in verticale, ogni piano ha la sua giusta funzione, parquet ovunque e finestre esposte su Baker Street. Cosa volere di più. Ma, a parte questo, qui ha vissuto il detective più famoso di tutti i tempi, senza dimenticare Poirot, altro mio personale mito.
Poi Londra è anche sinonimo di parchi e giardini e questa volta ce li siamo proprio goduti, complice anche il tempo. Sole e venticello per quattro giorni consecutivi, che per gli inglesi è un fatto più unico che raro. Regent’s Park e Hyde Park per noi non hanno più segreti e se ci metti che Regent’s Park è anche il parco de La Carica dei 101 il gioco è fatto.
Londra è anche passeggiate a zonzo per strade, viali, mercatini, molto bello e particolare lo Old Spitafield’s Market, che ogni fine settimana ha un programma diverso – nel nostro caso c’era il mercatino dell’usato – vicino a Liverpool Street, librerie, sono andata a sbirciare una libreria di cui noi di Theylab ci eravamo già accupate, la Daunt Book. Da perdersi, cosa che abbiamo fatto più che volentieri.
Ultimo ma non meno spettacolare è stato il nostro giro sulla ruota panoramica, London Eye, non molto economica, ma ne vale la pena. Lo spettacolo da lassù è mozzafiato.
Per quanto riguarda i mezzi di trasporto, va da sé che la metropolitana londinese ti dà accesso a ogni angolo della città, ma se potete spostatevi anche con i duoble decker e, perché no, anche con i traghetti. Sono tutti modi per vedere la città da punti di vista sempre diversi e vi assicuro che non rimarrete delusi.
Come in ogni città in cui siamo già stati, anche qui torneremo per vedere le stesse cose? Per vederne di nuove? Per vivere altre esperienze? Speriamo proprio di sì.