Un pomeriggio al castello

 Un pomeriggio al castello

In una vita parallela sono una insegnante di storia e porto in giro i miei alunni tra castelli, palazzi, campi di battaglia, chiese, cinte murarie, antiche vie. Mi piace l’idea di una esperienza in cui i bambini e i ragazzi si aprano alla conoscenza diretta di ciò che è stato e che ha preparato il nostro, il loro, presente. Mi piace far uscire la storia dalle pagine di un libro e spalancarla davanti ai loro occhi.   

In visita al Castello Visconteo di Abbiategrasso abbiamo incontrato alcuni personaggi che hanno fatto la storia di Milano.

Abbiamo conosciuto un duca, Filippo Maria Visconti, che doveva risolvere un grave problema di successione. Non aveva un erede maschio legittimo, solo una femmina, e illegittima per giunta, Bianca Maria. Forte del motto visconteo “a bon droit”, decise che sarebbe stata lei la sua erede.

motto

Abbiamo visto, seppur con la fantasia, Bianca Maria, bambina e poi giovane fanciulla, affacciarsi dalle finestre del castello

bifora2

e poi partire alla volta del destino, un matrimonio combinato con il condottiero Francesco Sforza (il portone è oggi murato, ma ancora sormontato dal biscione, lo stemma dei Visconti).

portaprinc

Abbiamo notato le bruciature che ancora oggi segnano i mattoni di una delle ali del castello, risalenti a una delle numerose battaglie che hanno funestato la storia del Ducato di Milano.

bruciature

Abbiamo ammirato le merlature ancora presenti;

merli  

e l’unica torre rimasta in piedi delle quattro originarie, il luogo in cui venivano imprigionati i nobili;

torre

mentre i prigionieri comuni finivano nei sotterranei…

sotterranei1

un luogo che conserva il suo fascino…

sotterranei4E quando siamo ritornati nel cortile ci siamo accorti che in origine doveva esserci un fossato.

ponte

E se non fosse stato per quella bicicletta appoggiata al pilastro, forse, avremmo continuato a sentirci nel XV secolo…

Oggi il castello ospita la biblioteca cittadina e l’ente di promozione turistica del territorio. E noi l’abbiamo scoperto grazie alle Giornate di Primavera del FAI.

Scrivi un commento

Hai disabilitato Javascript. Per poter postare commenti, assicurati di avere Javascript abilitato e i cookies abilitati, poi ricarica la pagina. Clicca qui per istruzioni su come abilitare Javascript nel tuo browser.