Tramonti
Che sono fissata con i punti cardinali, e con l’ovest in particolare, ve l’ho detto qui, e leggendo quel post avrete anche capito che mi piacciono i tramonti.
Non pensate che sia una banalità, conosco qualcuno che trova terribilmente noioso stare seduto ad attendere che il sole scompaia dietro l’orizzonte.
Io adoro notare i cambiamenti della natura in quel momento della giornata: l’aria che si fa sempre più frizzante, la luce che assume le diverse sfumature dei colori caldi, poi di quelli freddi, e all’improvviso il buio. Il freddo, l’assenza di luce, te li dovresti aspettare, invece arrivano sempre troppo in fretta. C’è un momento, quando il sole è già molto basso, in cui sembra accelerare il suo movimento, quasi fosse all’improvviso desideroso di giungere alla meta. E tu che sei lì a osservare fai appena in tempo ad accorgerti di questa accelerazione, e lui non c’è più.
Rimane il silenzio tutto intorno: in fondo il tramonto è una piccola morte che si rinnova ogni giorno. E chissà se al mattino si compirà il miracolo!
Mi piace quando il sole si tuffa nel mare, e mi abbaglia con la sua perfezione…
E quando scompare dietro un altro luogo, e mi lascia il desiderio di un nuovo viaggio…
Mi dispiace quando si nasconde dietro le nuvole e mi confonde vista e pensieri…
E quando sono costretta a rincorrerlo perché troppe barriere sono di ostacolo alla mia vista, ma poi lui mi stupisce lo stesso…
Sono felice quando la sua scia luminosa mi indica una direzione, perché so che è quella che preferisco.
E potrò seguirla con l’immaginazione anche nelle lunghe giornate invernali, quando il grigio del cielo si farà barriera ai sogni e la selva dei palazzi di città mi apparirà come una giungla impenetrabile.