Panbrioches e fornetto: binomio speciale

Lo so, lo so, voi mi direte: e quest’altro aggeggio infernale? Da dove viene fuori? Che cosa sarà mai il fornetto (aggiungo io Versilia)?
Andiamo per ordine e cercherò di farvi capire da dove caspita ho tirato fuori questa pentola e a che cosa serve.
Il fornetto versilia altro non è che una pentola a forma di ciambella in alluminio il cui coperchio, sulla sommità, ha una serie di piccoli fori. Il fornetto versilia è vecchio come il cucù e se qualcuna di voi cerca di far luce nella propria mente e tornare ai bei tempi della prima infanzia, forse troverà il ricordo della nonna che metteva questa pentola sul fuoco e poi, per magia, ne tirava fuori la ciambella/inzuppolatte dei sogni. Lo si chiama fornetto, perché di fatto non ci cucini il risotto o l’arrosto, ma torte, dolci o salate e lievitati dolci o salati.
Io, invece, più prosaicamente, mi sono imbattuta in lei nei miei lunghi peregrinare in Internet alla ricerca, sempre, di una bella ricettina dolce da provare per soddisfare il mio palato. Appena ho capito il potenziale della pentola non ho potuto fare altro che acquistarla, per questo benedico Amazon, perché prima di lui ho vagato per la città alla sua ricerca, ma invano, e poi in Internet, ma non ero mai sicura se fidarmi o meno. Invece, appena ho visto che era in vendita sulla loro piattaforma ho fatto il mio ordine.
Prima l’ho collaudata con una serie di ciambelle, che condividerò sicuro anche qui, poi trovata la sicurezza del mezzo, un po’ come per la guida di un’auto, mi sono lanciata nella preparazione di un lievitato che cuocesse nel mitico fornetto. Beh, che dire? Risultato ottimo. Inoltre, ho trovato finalmente la giusta consistenza e sofficità che per me deve avere un panbrioches – in forno classico vengono benissimo, ma questo tende un po’ ad asciugare i lievitati, tanto che sarebbe sempre bene mettere un pentolino con l’acqua per creare la giusta umidità.
Ma veniamo alla ricetta. Premetto: in un lievitato la parte più lunga non è data dalla preparazione dell’impasto, ma dai tempi di lievitazione. Però sappiate che più un impasto lievita e più sarà soffice e soprattutto digeribile, perché il lievito avrà avuto modo di lavorare senza fretta. Quindi abbiate molta pazienza e sarete ben ripagate.
Panbrioches nel fornetto.
85 ml di latte di mandorla
una bustina di lievito disidratato
1 uovo
360 gr di farina 0
5ml di miele
Per l’impasto:
lievitino
100 gr di zucchero semolato
mezzo cucchiaino di sale
4 uova sbattute
180 gr di farina 0 più altri 20 g da usare solo in caso di necessità
170 gr di burro senza lattosio ammorbidito
Cominciamo con la preparazione del lievitino: nella planetaria mettete 180gr di farina 0 – presa dai 360gr totali segnati tra gli ingredienti del lievitino – il lievito di birra, l’uovo, il latte di mandorla e il miele, amalgamate il tutto e sopra rovesciatevi gli altri 180gr di farina. Coprite con pellicola e sopra un canovaccio e lasciate lievitare il tutto per almeno un’ora – il lievitino sarà tale quando, gonfiandosi, avrà creato delle crepe in superficie. A questo punto, al lievitino aggiungete gli altri ingredienti nel seguente ordine: zucchero, uova, farina e sale – questo, mi raccomando, solo dopo aver impastato un po’ il composto e quindi aver fatto sì che lo zucchero fosse completamente assorbito. Per ultimo il burro ammorbidito in più riprese. Lasciate andare l’impastatrice per un bel po’, almeno una ventina di minuti, perché il burro deve avere il tempo di essere incorporato e assorbito completamente. Finito di impastare, ponete l’impasto in una ciotola capiente, coprite con pellicola e canovaccio e lasciate lievitare per almeno un paio d’ore. Passato questo tempo passate la ciotola in frigorifero e lasciatevela per tutta la notte. Trascorsa la notte, riprendete l’impasto, date a questo la forma che più vi aggrada – nel mio caso ho fatto tante palline – e posizionate il tutto nel fornetto versilia, precedentemente imburrato e infarinato. Mettete ancora a lievitare altre due ore e trascorso il tempo siete pronte per cuocere il vostro panbrioches. Ponete sul fuoco lo spargifiamma, che trovate in dotazione con il fornetto al momento dell’acquisto, mettetevi un pochino di acqua e al di sopra appoggiate la pentola con il coperchio. Posizionate la fiamma al minimo e lasciate cuocere per almeno 50 minuti, durante i quali non aprite MAI il fornetto. Lasciate raffreddare e poi gustate.
Dato che il panbrioches ha un impasto abbastanza veloce, ma tempi di lievitazione molto lunghi, consiglio di accompagnarlo con un libro che possa riempirvi le lunghe ore di attesa, e che in qualche modo possa farvi comprendere meglio l’arte della pazienza e vi metta a diretto contatto con il vostro io più profondo: La coscienza di Zeno di Italo Svevo.