Metti un week end a Venezia

Una delle mete che da un po’ di tempo ci ronzavano nella testa era la città lagunare per eccellenza: Venezia. E così abbiamo organizzato un bel week end con le bambine.
Si sa Venezia è una di quelle località in cui almeno una volta nella vita si dice che si debba andare, ed effettivamente è proprio così. Per le mie figlie era la prima volta e diciamo che se la sono goduta in pieno.
Il viaggio è cominciato sabato mattina, sveglia presto e via in stazione a prendere il treno. Saremmo potuti andare in auto, ma il treno, così come l’aereo, fa più viaggio e avventura e per i bambini è esaltante iniziare già così.
Arrivati a Venezia, abbiamo cominciato a girare senza stare molto a seguire una logica, ogni piccolo angolo di Venezia ha un suo fascino e quindi non avrebbe avuto senso seguire pedissequamente una cartina – l’unica raccomandazione che ho fatto alle mie figlie è stata quella di indirizzare il naso all’aria e godersi tutto ciò che le circondava. La nostra meta ultima era Piazza San Marco, che abbiamo raggiunto dopo un lungo e soddisfacente girovagare.
Arrivati in piazza siamo subito andati a visitare Palazzo Ducale, di cui avevamo già i biglietti, acquistati on line, così da evitare di fare code che ci avrebbero fatto perdere del tempo.
Il biglietto per il palazzo comprende anche altri musei presenti nella piazza – Museo Correr, Museo Archeologico Nazionale, Sale Monumentali della Biblioteca Nazionale Marciana.
A Palazzo Ducale, ci siamo completamenti persi a visitare le diverse sale che un tempo ospitavano i dogi e il loro seguito. Lo sfarzo e l’opulenza si respirava in ogni singola sala e salone. La potenza della Repubblica Marinara era ben presente e ancora quasi incuteva timore e soggezione a noi turisti per caso. E poi ancora l’area adibita alle questioni legate alla giustizia, le sale delle armi, le prigioni – che non hanno lasciato indifferenti le mie piccole.
Sabato volgeva quasi al termine quando siamo usciti dal palazzo e quindi ci siamo spostati al Lido. C’è un biglietto molto conveniente – da fare presso le biglietterie dei vaporetti – dura ventiquattro ore e con esso puoi scendere e salire da tutti i vaporetti, anche quelli per le isole di Murano e Burano, e tutti gli autobus. I bambini sotto i sei anni non pagano. Conveniente e comodo, se dovete stare poco a Venezia è l’ideale.
I vaporetti nel nostro week end sono stati un must, traversate un po’ più lunghe con anche cambi e coincidenze da prendere, ma anche questo è il fascino di Venezia e abbiamo voluto che le bambine assaporassero appieno anche questo aspetto.
Al Lido il nostro B&B era il Villa Paradiso, in località Malamocco, un piccolo borgo di pescatori, raggiungibile comodamente con gli autobus di linea. Non potevamo fare una scelta migliore. Il borgo di Malamocco è quasi un luogo senza e fuori dal tempo, e per noi è stata una piacevole sorpresa. Anche il B&B è stato di nostro gradimento, gentili e ospitali.
Il giorno seguente pronti via abbiamo ripreso i nostri vaporetti e siamo andati a visitare Murano. Altra gioia per gli occhi e altro sano e candido stupore negli sguardi delle mie bambine. Anche qui abbiamo vagato senza una meta precisa, avevamo solo voglia di perderci tra i bellissimi negozietti ricolmi di oggetti semplicemente perfetti e straordinari creati con il vetro.
Siamo tornati a Venezia giusto per l’ora di pranzo, e qui ci siamo imbattuti in un posticino fantastico, Ristorante Marco Polo. Cibo buonissimo, così come il servizio e la cortesia. La proprietaria è stata squisita e cordiale. Lo consiglio.
Dopo un pranzo pantagruelico accompagnato da una buona bottiglia di vino bianco- le bambine non lo hanno bevuto, ma si sono rifatte con tutto il resto – ci siamo rimessi in moto.
La Basilica di San Marco era il nostro obiettivo. La domenica mattina non è visitabile, ci sono le funzioni religiose, il pomeriggio è aperta dalle ore 14.00. Ogni volta che visito questa basilica mi stupisco dell’ingegno ma soprattutto della bravura e creatività dell’uomo. Per quanto sia ricca di ornamenti, colori, decorazioni non dà mai il senso del troppo. Incarna tutto ciò che era Venezia, il suo essere occidentale e orientale al contempo, e le due cose non sono in contrapposizione, ma si amalgamano l’una nell’altra con una naturalezza che ogni volta mi lascia a bocca aperta.
La parte finale della giornata l’abbiamo dedicata allo shopping, e non poteva essere altrimenti: cartoline, ciondoli di vario genere, maschere sono stati i nostri acquisti.
Che dire ancora se non che è stato un week end bellissimo. Due giorni pieni di entusiasmo, stupore, gioia. Le bambine hanno aggiunto un tassello in più nel loro bagaglio di esperienze e nessuno potrà portarlo più via.