Metti un pomeriggio al museo
Andare a visitare un museo con i propri figli è un’esperienza impagabile. Se non lo avete ancora fatto, FATELO.
Ancora molti genitori all’espressione “museo con i bambini” arricciano il naso e cominciano a bofonchiare che si annoieranno, che sono troppo piccoli, che non capiranno perché sono cose troppo difficili, che preferiscono andare da soli e via di questo passo.
Tutto ciò è falso.
I bambini, se adeguatamente stimolati, saranno entusiasti all’idea di visitare musei e andare per mostre. Spetta al genitore fare leva sul tasto giusto.Come? Qualche piccolo trucco c’è.
TRUCCO N°1
I bambini vanno preparati in maniera adeguata, con un certo anticipo rispetto alla data che avete scelto per l’uscita culturale. Bisogna cercare di fare capire loro dove si andrà e a vedere che cosa utilizzando il modo migliore per scatenare curiosità e fantasia e lasciare che entrambe scorrano libere e senza freni. Io e mio marito cominciamo a raccontare, spesso sotto forma di racconto quasi fantastico, utilizzando anche un linguaggio molto enfatico, qualche aneddoto o curiosità, prendendo spunto o dal museo stesso o da un pezzo in esso contenuto – quadro, scultura, animale – tenendo sempre presente ciò che, a nostro avviso, potrebbe catturare l’attenzione delle nostre figlie.
TRUCCO N°2
Farsi vedere per primi molto entusiasti ed eccitati per la visita che si andrà a fare. Tornare anche noi un po’ bambini e stupirci come o più di loro. Vedrete che poi questo atteggiamento durante la visita vi verrà spontaneo: passeggiare tra le teche, tele, animali con i bambini vi farà vedere le cose, che magari avevate già visitato, da un altro punto di vista e ciò vi lascerà di stucco.
TRUCCO N°3
Pianificare precedentemente il giro che andrete a fare. I musei sono ampi e ricchi di sale e spesso già noi adulti facciamo fatica a visitarli per intero, soprattutto mantenendo costante il grado di attenzione. Figuratevi dei bambini. Bisogna creare dei percorsi ad hoc, non troppo lunghi, ma che siamo sicuri interesseranno loro senza stancarli eccessivamente. Alcuni musei, il Louvre a Parigi, già suggeriscono dei percorsi a tema, che sono più brevi e meno dispersivi. Quando ci siamo stati abbiamo scelto il percorso degli Egizi e quello dei pittori italiani.
TRUCCO N°4
Durante la visita cercare sempre di rispondere alle raffiche di domande che vi verranno poste o comunque cercare di dare delle brevi spiegazioni del quadro, scultura, teca, cartina geografica. Questo comporta che vi dobbiate documentare un po’ prima, così da non arrivare completamente impreparati. Non dovete trasformarvi in tanti Alberto Angela, non è necessario, ma un minimo di studio è consigliato. Molti mi risponderanno che esistono le audio guide anche per bambini; è vero, ma sono del parere che la spiegazione del genitore e lo scambio di domande e risposte sia molto più stimolante e divertente.
TRUCCO N° 5
Divertitevi e lasciatevi catturare da tutto ciò che un’esperienza del genere può lasciarvi. Ne rimarrete stupiti.
Stancante? Tantissimo. Appagante? Molto di più. Ma quando cominci non smetti più, perché la luce che si accende negli occhi dei bambini e la gioia che ne scaturisce la porterete sempre con voi.