Mantova
Per cogliere subito l’essenza della città, arrivateci da est, attraverso via Legnago – che è anche pista ciclabile e separa il Lago di Mezzo dal Lago Inferiore: il profilo della città, con il Castello di San Giorgio in primo piano, vi apparirà in tutto il suo medioevale splendore.
E per assaporare meglio la sua storia, fermatevi presso uno dei pontili e prenotate un tour in battello: ci sono quelli brevi, che vi trasporteranno dolcemente fino alla Vallazza ad ammirare fauna e flora locali, ad esempio cigni e fiori di loto,
e ci sono le mini-crociere che in cinque ore circa vi condurranno fino al Po (attraverso la chiusa di Governolo).
In entrambi i casi, avrete la possibilità di conoscere la storia della città prima di immergervi nella visita, una opportunità che la arricchirà, permettendovi di gustarla al meglio.
Saprete così che un tempo l’aria di Mantova era malsana, e che fu solo grazie all’ingegno di Alberto Pitentino, il quale progettò e creò le dighe sul fiume Mincio, che le paludi scomparirono e la città poté finalmente respirare, crescere grazie al commercio e poi diventare un vero e proprio gioiello con i Duchi Gonzaga, che alla loro corte richiamarono artisti come Giulio Romano, Leon Battista Alberti e Andrea Mantegna.
È proprio del Mantegna uno dei capolavori che si possono ammirare al Palazzo Ducale e che da poco è nuovamente visitabile: la Camera degli sposi. Il palazzo è immenso, uno degli edifici storici più ampi che si possano trovare in Italia: ci si può perdere stando a testa in su ad ammirare gli incantevoli soffitti a cassettoni o passeggiando nei numerosi cortili o osservando scorci della città da una delle numerose finestre.
… Piazza Sordello, ad esempio, il nucleo originario di Mantova, che ancora oggi mantiene la sua identità medioevale.
Proseguendo in direzione ovest, si incontrano la Piazza del Broletto e la famosa Piazza delle Erbe, dove si teneva un mercato e su cui si affacciano alcuni tra gli edifici più belli della città.
La Torre dell’Orologio, il cui straordinario meccanismo è ancora funzionante, anche se ha perso alcune delle sue strabilianti funzioni originarie
e la Casa del Mercante
Entrate nella piccola Rotonda di San Lorenzo, la chiesa fatta costruire da Matilde di Canossa nel 1083 su modello del Santo Sepolcro di Gerusalemme: un gioiello nel gioiello .
Se scegliete di perdervi tra l’intrico di viuzze, non mancate però di passare in Via Accademia, dove si trovano il Teatro Bibiena (qui suonò un giovanissimo Mozart) e poco distante la Bibilioteca Teresiana (fondata da Maria Teresa d’Austria), e di fare anche un salto alla Galleria Corraini, che con le sue mostre vi riporterà nel presente. E se a questo punto avete bisogno di una sosta, numerose pasticcerie del centro vi ristoreranno con i dolci tipici, la Sbrisolona su tutte.
Uno dei mezzi consigliati per visitare la città è la bicicletta, che si può affittare e con cui si può scorrazzare per il centro e spingersi sul lungolago per godere delle piste ciclabili in mezzo alla natura.
La bicicletta è utile anche per raggiungere il Palazzo Te, decentrato rispetto al centro storico. La zona era infatti, in origine, una isola (come le altre parti della città), Tejeto – da lì il nome – che fu bonificata e affidata all’estro di Giulio Romano perché ne facesse la tenuta estiva dei Gonzaga.
Qui si coglie subito la differenza con il Palazzo Ducale, austero nella sua magnificenza, immenso ma chiuso. Palazzo Te è opulento e sonnecchioso, rilassante e aperto, intimo e sognante: è il luogo dell’otium latino.
Concedetevi a questo punto un premio e cenate a Castel d’Ario, pochi chilometri a est della città, dove si trova La Stazione. Non rimarrete delusi perché il cibo è sopraffino: vi serviranno solo piatti tipici, fatti rigorosamente in casa con materie prime del territorio. Ottimo il riso alla pilota e i tortelli di zucca (con mandorle e una punta di limone). E potrete anche acquistare i prodotti della tenuta agricola.
Una ultima nota: per alloggiare, vi consiglio uno dei numerosi bed and breakfast della città, perché, chissà, potreste finire per alloggiare in una dimora storica… Se amate la natura, optate invece per un agriturismo appena fuori, dove il relax sarà assicurato.
E per qualsiasi informazione sulla città, consultate il sito: http://www.turismo.mantova.it