Leggere è rivoluzione – #ioleggoperché
Io sono una patita di comunicazione e non finisco mai di stupirmi di come in Italia non si riesca mai a realizzare una comunicazione efficace per l’incentivo alla lettura.
Siamo un Paese che non legge. E le cause di questa vera e propria sciagura sono molte e difficili da estirpare. Nella patria di Dante Alighieri, Alessandro Manzoni, Luigi Pirandello mi sento di affermare che siamo culturalmente refrattari alla cultura, e in particolare alla letteratura.
Scrivo sperando di essere smentita, ma è diffusa l’opinione che chi legge è uno sfigato. Sarà perché qualche lettore porta gli occhiali (accessorio per altro molto alla moda, volendo), sarà perché chi legge preferisce spesso la solitudine alle strobo di una festa (ma chi lo dice poi che questa sia una regola?)… sarà, sarà, sarà…
Personalmente trovo la lettura un gesto sexy. Se osservo un ragazzo che legge, mi sembra più bello di un ragazzo che chatta. Leggere significa concentrarsi, concentrarsi significa pensare, e cosa vi seduce più un pensiero? Un “gran figo”? Be’, sì, ma io parlo di seduzione totale. Cosa vi può coinvolgere mentalmente e fisicamente più di un pensiero?
La risposta esatta è: tanti pensieri.
Sì, lo so, sto iniziando ad assumere l’aspetto grottesco di Don Chisciotte. Ma mi piacerebbe che si riuscisse a creare una vera rivoluzione. Leggere è rivoluzione. Leggere è un’azione trasgressiva, molto più che fumare nei bagni della scuola o farsi le canne di nascosto da mamma e papà. E sembrerà retorica trita e ritrita, ma solo una società che leggere può cambiare il mondo. E noi, italiani da sempre schiacciati da una classe politica e dirigente tra le peggiori del mondo “sviluppato”, schiacciati dalla corruzione che è diventata sistema apparentemente senza più via d’uscita, noi possiamo mettere un bel punto e a capo a questa situazione insostenibile solo e soltanto se inizieremo a essere una società che legge.
E non importa cosa leggiamo. La cosa importante è che siamo capaci di credere nel potere delle storie. Perché le storie aprono possibilità che resterebbero altrimenti sconosciute.
#ioleggoperché sono bastian contrario per natura
#ioleggoperché non sopporto l’omologazione
#ioleggoperché voglio cambiare il mondo
#ioleggoperché sono, e sono perché leggo.