Spesso sulla pagina Facebook di Theylab si trovano fotografie di dolci realizzati da me. Molti di questi fanno un gran scena e uno è portato a pensare che dietro ci sia un lavoro lungo e complesso – ricette da seguire pedissequamente, dosi da non sgarrare, tempi da rispettare così come temperature da tenere sotto controllo.

In parte è realmente così, soprattutto per i cosiddetti lievitati, ossia le paste brioches realizzate nelle maniere e forme più disparate. Ma per i dolci morbidi, definiti da prima colazione, è tutto un altro discorso. Per loro ho un piccolo segreto.

Quando ho cominciato a realizzare dolci l’ho fatto soprattutto perché a colazione ho sempre adorato mangiare qualcosa di morbido e “zupposo”. Le ciambelle erano il dolce ideale: alte, soffici, profumate. Quando vedevo le loro immagini sui giornali di cucina o sui vari ricettari mi prendeva subito una voglia matta di prepararle. Ma, ahimè, spesso il risultato non si avvicinava neanche lontanamente al mio ideale di ciambella perfetta.

Dicono che sia una gran testarda, un po’ su tutto, ma in cucina raggiungo l’apice: riprovo una stessa ricetta più e più volte se non viene come dico io e la ciambella perfetta non ha fatto eccezioni. Non potete immaginare quante ricette abbia provato, quanti libri e giornali abbia consultato ma il risultato positivo non arrivava. Poi la svolta.

In maniera decisamente fortuita conobbi una signora e parlando con lei del più e del meno venne fuori che per i suoi nipotini preparava una ciambella alta, morbida e profumatissima. Ovviamente volli la ricetta.

La provai e meraviglia delle meraviglie la ciambella perfetta arrivò!

Da allora non so quante ciambelle ho sfornato, e non solo quelle.

Eh sì, cominciando a utilizzare quella ricetta mi resi conto che l’impasto era abbastanza trasversale: bastava qualche modifica e la ciambella poteva diventare tutto ciò che volevo senza dover consultare altre ricette e quindi avere sempre l’ansia della prima volta.  

 Che cosa può essere sostituito o modificato nella ricetta della ciambella perfetta? La farina – mischiare, o sostituirla completamente, quella 00 con farina integrale, farro, grano saraceno, riso, mandorla; il latte vaccino – sostituirlo con panna, latte di soja, mandorla, nocciola, riso, ricotta, yogurt dei gusti più disparati, frullati (ebbene sì, frullate la frutta, o la verdura, zucche, carote, che più vi piace e questa sarà un ottimo sostituto del latte vaccino); lo zucchero raffinato – sostituirlo con lo zucchero di canna e affini. Si possono, inoltre, aggiungere degli ingredienti: crema di nocciole, crema di pistacchi, cacao, cioccolato fuso, semi di papavero, gherigli di noce e chi più ne ha più ne metta.  

Il segreto quando si apportano modifiche a una ricetta di base sta nella consistenza finale dell’impasto. Non deve mai essere troppo liquido, piuttosto è meglio che rimanga più sodo e compatto.   

Vi ho incuriosito abbastanza? Credo proprio di sì.

Direi che è ora di scrivere la ricetta jolly.

Ingredienti: 300gr farina 00, 150gr zucchero semolato, 2 uova, un bicchiere da vino di olio di mais, 2 bicchieri da vino di latte vaccino, bustina di lievito per dolci, pizzico di sale e aromi a piacere (grattata di limone, vanillina).

Montate le uova con lo zucchero, quando bello spumoso e soffice aggiungete i liquidi – olio e latte – e mescolate ben bene. Per ultimo unite la farina con il pizzico di sale, gli aromi e il lievito. Imburrate e infarinate una teglia a ciambella versate il composto e mettete il tutto in forno, a metà altezza, a 180°C già caldo. Di solito ci vogliono tra i 40 e i 45 minuti, fate la famosa prova stecchino.

La ciambella perfetta è servita.