I libri di legno di Emi Ligabue

 I libri di legno di Emi Ligabue

Quando una comincia la propria attività artistica nella Milano da bere di inizio anni Ottanta, fonda un gruppo, Padiglione Italia, che si muove con leggerezza tra arti visive e performance e in più è la madre di Olimpia Zagnoli, non può che avere le carte in regola.

Emanuela Ligabue realizza piccoli capolavori di design, in particolare libri di legno che io amo definire silenti, perché non hanno bisogno di essere sfogliati, in loro la parola è superflua perché tutto il messaggio è contenuto in quel segno grafico che li contraddistingue, che evoca stili, periodi e contenuti precisi. Libri che non esplicano ma occultano, che rievocano senza ricordare, che trovano la propria essenza nella forma. A prima vista questa operazione potrebbe sembrare un po’ in contraddizione con quella che è la nostra idea del libro, che è soprattutto contenuto. Ma pensandoci bene no, perché è l’oggetto libro prima di tutto ad attrarci, sono le sue forme a parlare ai nostri sensi, rendendoci sottomessi all’acquisto compulsivo.

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Mercoledì 13 novembre inaugura allo Spazio B**K la mostra dei libri dipinti a mano di Emanuela Ligabue.

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Si intitola Esaurito!, forse perché non è più il contenuto a contare e il libro sembra avere esaurito la propria missione? O forse perché ogni libro rappresentato ha perso la propria connotazione specifica, rimandando di fatto a una sineddoche concettuale, la parte per il tutto, dove il libro diventa soltanto un simbolo?

Se volete chiederlo direttamente all’artista la potete trovare lì dalle 19 in poi.

 

 

 

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