Gaufres di Liegi e la colazione non ha più confini

 Gaufres di Liegi e la colazione non ha più confini

Questa settimana vi lascio la ricetta di un dolce che ho conosciuto quando andavo all’università, all’epoca non esistevano i potenti mezzi di oggi – internet e gli shop online degni di questo nome – e quindi la mia voglia di goufres veniva soddisfatta sporadicamente e non sempre a pieno, dato che non potevo riprodurli nella mia adorata cucina.

La dicitura esatta è Gaufres di Liegi, da non confondersi con waffles e questo perché mentre i primi risultano croccanti all’esterno, con un leggero retrogusto di zucchero caramellato; i secondi alla vista appaiono un po’ più palliducci e al palato più morbidi e il motivo c’è e anch’io l’ho scoperto solo dopo aver scovato la ricetta perfetta, a mio avviso, in rete. Il sito da cui l’ho presa è questo Crumpets & co. , ma dopo la prima volta, in cui ho seguito pedissequamente la ricetta per accertarmi che fosse realmente ciò che cercavo, ho provato a fare qualche modifica. Risultato? Strepitoso.

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Gaufres di Liegi alla mia maniera

250gr farina multicereali

120ml latte di mandorla

30gr miele di acacia

1 uovo

125gr burro fuso e fatto raffreddare

125gr granella di zucchero

1/2 bustina di lievito di birra

vaniglia in polvere

sale

Fondamentale prima di cominciare a impastare è avere tutti gli ingredienti a temperatura ambiente, quindi consiglio di tirarli fuori dal frigo un’oretta prima. Se impastiamo con planetaria versiamo nella ciotola farina multicereali, latte di mandorla, miele, lievito di birra, uovo e vaniglia in polvere. Azioniamo la planetaria e facciamo amalgamare gli ingredienti; fatto questo aggiungiamo il sale e il burro e riazioniamo la macchina. A mano seguiamo gli stessi passaggi, ma ci vorrà un po’ più di tempo. L’impasto alla fine dovrebbe risultare molto morbido e un pochino appicicaticcio, non spaventatevi è tutto normale, tanto ora metterete la vostra ciotola, coperta con pellicola per alimenti in frigorifero per l’intera nottata. Il mattino dopo riprendete l’impasto, che ora risulterà molto più compatto e poco per volta introducete lo zucchero in granella – è proprio questo, che rimanendo in superficie, durante la cottura si caramella donando il colore ambrato alle goufres, oltre a quel buon retrogusto un po’ amarognolo e la croccantezza. Una volta introdotto tutto lo zucchero dividete l’impasto in tante palline – io di solito riesco a fare dodici gaufres, che non risultano né troppo piccole né troppo grandi – e cominciate a cuocerle. Per questa operazione, va da sé che bisogna possedere la macchina per gaufres e waffles, io l’ho acquistata su Amazon.

Le gaufres di Liegi vanno servite con un bel romanzo, ho scelto I Buddenbrook di Thomas Mann. Non so, appena ho pensato che libro associare a questa ricetta ho immediatamente immaginato la copertina del capolavoro di Mann. Romanzo familiare, ambientato nella ricca e fiorente Lubecca, in cui la vita di una intera famiglia si dipana davanti a i nostri occhi e ci dà la misura di quanto tutto nella vita sia fittizio e soggetto alle bizzarrie del destino.

 

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