BookDoctor: caratterizzazione dei personaggi
Una delle sfide più difficili – a mio avviso – che deve affrontare uno scrittore è la caratterizzazione dei personaggi.
Che cos’è, innanzitutto? È la creazione di personaggi, più o meno centrali nella vicenda, che abbiano una personalità ben definita, credibile e scevra di cliché, che siano ben riconoscibili e che rimangano impressi nella mente del lettore.
Non è roba da poco, credetemi. Ma non lasciamoci scoraggiare, perché, come tutte le grandi imprese, una volta che ci si mette all’opera si rivela meno spaventosa del previsto.
Una mossa da evitare sempre è cercare di avere dei personaggi perfetti, fosse solo perché la perfezione non esiste. E anche nell’ipotesi remota che abbiate creato un mondo fantastico, dove effettivamente esistono persone perfette… lasciatevelo dire, non funziona.
I personaggi devono essere fatti di carne e sangue. Caratterizzare i personaggi è un’impresa dolorosa. Dovete guardarvi dentro e tirare fuori il peggio di voi, quello che di solito tenete nascosto perché siete persine educate e civili, e lo dovete mettere sulla carta. Non nel senso che dovete parlare di voi, ovviamente, ma nel senso che dovete usare la vostra conoscenza dell’animo umano per creare esseri umani, diversi da voi ma che come figli qualcosa di voi devono avere. Niente a che fare con personaggi autobiografici, ma voi dovete essere nella vostra storia, a cominciare dai personaggi, che possono assomigliarvi un po’ oppure per niente, ma anche quelli più lontani da voi saranno vivi solo se avrete donato loro una parte del vostro DNA.
Qualsiasi esempio ora mi inventassi sarebbe riduttivo, e voglio evitare di essere fraintesa. Vi mostrerò, così, cosa intendo per “carne e sangue” indicandovi alcuni personaggi letterari , più o meno famosi, che vi consiglio di andare a cercare:
- T. S. Garp e sua madre Jenny Fields ne Il mondo secondo Garp di John Irving
- Barney Panofsky ne La versione di Barney di Mordecai Richler
- Clarissa Dalloway ne La signora Dalloway di Virgina Woolf
- Holden Caulfield ne Il giovane Holden di J.D. Salinger
- Dan Scoular in The big man di William McIlvanney
Potrei andare avanti per pagine e pagine, perché la letteratura è piena di capolavori, ma mi fermo qui.
E se vi rimangono dei dubbi, venite a trovarci per una seduta di BookDoctor domani da Jaca Book alle 18.30. Vi aspettiamo!