Berlino – Tutto comincia da un fiume

 Berlino – Tutto comincia da un fiume

Quest’estate ho visitato Berlino, una capitale europea che mi ha sempre un po’ incuriosito ma non al punto da prendere un aereo e andarla a esplorare. Forse anche questa volta, se non avesse insistito mio marito, avrei optato per un’altra meta. MENO MALE CHE L’HA SPUNTATA LUI! Berlino mi ha stupito oltre ogni mia più rosea aspettativa. Ma cominciamo il nostro viaggio. Dato che ho due bambine abbiamo optato per un family hotel nel cuore del MitteBerlino est, dove il passato e il presente, con qualche pizzico di futuro, si mescolano alla perfezione. Da qui abbiamo cominciato il nostro tour quasi esclusivamente a piedi, solo in due occasioni ci siamo lasciati prendere dalla mania del risciò taxi – esperienza da fare, perché godi della città da un altro punto di vista, senza stancarti! – I ciclo-tassisti, poi, sono persone molto affabili che durante la marcia ti raccontano la storia della loro città, indicandoti tutto ciò che si incontra durante il tragitto. Il primo incontro ravvicinato con la città è stato Nikolaiviertel, il quartiere medievale sulle sponde del fiume Sprea, come sempre tutto comincia su un fiume, e anche noi abbiamo voluto iniziare da qui. E quindi via verso il Museo di Pergamo – dove le bambine sono rimaste quasi dieci minuti con la bocca spalancata alla vista della Porta di Ishtar e l’Altare di Pergamo con i bassorilievi della gigantomachia – lo zoo e l’acquario, il parco Tiergarten, la Porta di Brandeburgo, il Reichstag, il quartiere ebraico, Checkpoint Charlie –  e il suo museo, Alexanderplatz  e poi Friedririckstraße,  Under den Linden, Rosenthalerstraße, Potsdamer Platz e molto altro. Ci siamo completamente immersi nel clima berlinese, respirando a pieni polmoni l’aria di rinnovo e voglia di vivere che si avverte a ogni angolo. Ci sono cantieri aperti ovunque, come a voler sottolineare che la città è ancora in divenire e ha voglia di rinascere dalle proprie ceneri – il passato, soprattutto a Berlino, non si può dimenticare, si può solo imparare da esso e farne tesoro per il futuro. Anche le mie figlie non sono rimaste immuni al fascino della città, sia per la sua parte storica – la divisione della città, il muro… –  sia per la sua parte molto a misura di bambino – lo zoo, con tutti i suoi animali, soprattutto il leone, il re della foresta – i viali ampi, i parchi in cui perdersi a giocare, così come la piazze, dove è facile trovare altri bambini scorrazzanti. Per chi non c’è mai stato: andateci! Per chi ci già stato: tornateci. Nessuno ne rimarrà deluso.

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